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martedì 30 giugno 2015

Je suis Tsipras

"se togli una goccia d'acqua dall'Oceano non lo prosciughi ma lo rendi orfano di una sua goccia"



Vediamo cosa succederà! Qualcuno doveva ribellarsi, doveva - ed era ora - farlo! Accettare pedissequamente, a 90°, le richieste dell'UE (ma siamo poi sicuri che sia l'UE?), ovvero 'fare le riforme strutturali' imposte per 'sanare' il debito è come se ad una qualsiasi azienda in difficoltà chiedessimo di rientrare con i fidi (e non c'è azienda che non ricorra a prestiti da investire per migliorare/aumentare le sue performance, in un sistema economico nel quale sei destinato a crescere se non vuoi morire) non pagando i giusti salari, licenziando personale, dismettendo linee di produzione, lasciando i propri mezzi di produzione in balia dell'obsolescenza, .... insomma è come chiedere ad un moribondo di alzarsi e camminare mentre gli dai 'il colpo di grazia'. Che senso ha? Ah si certo! Le regole vanno rispettate! Dimenticando che le regole non si impongono, si concertano. Ma il problema greco, non è solo della Grecia, il problema è la tendenza che ha 'un manipolo di finanzieri' (il Bilderberg ci dice qualcosa?) di schiacciare le libertà e la sovranità dei popoli (tutti), distruggere i principi della democrazia, la tendenza ad instaurare a livello mondiale una 'dittatura economica' che tenga (quasi) tutti sotto scacco, .... tutti zitti ed impotenti. Le ricchezze si concentrano in mano di pochi e le moltitudini dovranno rimanere succubi. Se qualcuno non si ribella, e subito, il nostro destino è, e rimarrà, segnato definitivamente.
Si parlava delle riforme che la Grecia dovrebbe fare, vediamole: misure per un’ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, ulteriori riduzioni nel salario minimo del settore pubblico e incremento dell’IVA su cibo, ristorazione e turismo, eliminando inoltre le agevolazioni fiscali per le isole greche ....... ci ricorda qualcosa a noi italiani? In Italia, purtroppo, questo è successo e sta succedendo, ed i risultati li stiamo vedendo nelle tasche e nella 'vita' di tutti noi, e quello che stiamo vivendo oggi è nulla rispetto a quello che ci aspetta veramente. In Italia per iniziare a fare queste 'riforme' ci siamo dovuti affidare a ben tre governi di 'non eletti'. Nessuna, e dico nessuna, forza politica ha avuto il coraggio di fare 'da sola' questo passo che schiaccia la democrazia, ovvero la capacità di tutti i cittadini di scegliere e di assumersi le responsabilità. Noi a 90° ci siamo ancora ed i risultati son sotto gli occhi di tutti, mentre i politici di oggi continuano a dire che siamo usciti dalla crisi, ....... ma per favore! Per guarire non si cura il sintomo perché è solo prolungare l'agonia, per guarire si cura la causa! E allora perché non riformare le borse? Perché non frenare i finanzieri, le banche, gli speculatori che come ai tempi dell'Antica Roma, basta il loro pollice verso a decretare la tua morte, la morte di uno Stato sovrano, in un batter di ciglia? Perché non fermare le guerre, tutte?! Se ci facessimo queste ed altre domande forse troveremmo le risposte.
Si, Je suis Tsipras! Perché le proposte fatte dall'UE alla Grecia "violano direttamente fondamentali diritti europei, mostrano che riguardo a lavoro, uguaglianza e dignità, lo scopo di alcuni partners e istituzioni non è il raggiungimento di un buon accordo per tutte le parti, ma l’umiliazione dell’intero popolo greco" (A. Tsipras - 27 giugno 2015) e perché, se le accettasse, farebbe la stessa fine che stanno facendo italiani, portoghesi, spagnoli, irlandesi, ..... perché se le accettasse la Democrazia andrebbe a morire proprio dove è nata. Quindi trovo giusto che sia il popolo greco a decidere, costi quello che costi. Sappiamo come è finita la storia tra Davide e Golia, ma non sappiamo come finirà questa. Una cosa però è certa: un piccolo Stato (e non solo perché ha un governo di sinistra) sta dando una severa lezione all'Europa ed al Mondo intero, una lezione di civiltà prima che di orgoglio.