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lunedì 12 settembre 2011

Primo banco


Il tuo primo giorno di scuola……!  


Eri lì, piccolissimo, in mezzo alla fiumana di bambini e genitori ammassati davanti a quel cancello scuro ancora chiuso, col tuo grembiulino blu nuovo di zecca e lo zainetto - anche lui nuovo per l’occasione - arancione …..... il tuo colore preferito. Pallido e preoccupato, mentre il sole attraversava
gli alberi, con lo sguardo a ‘punto interrogativo’, … era evidente che qualcosa di particolare stava per accaderti. 


Ciò che prima erano soltanto ‘parole’, ammonimenti dei grandi, consigli non contestualizzati, adesso era lì, oltre quel cancello, dietro quel vocìo multietnico e disorganizzato. 

Trattenevo a stento la commozione, sapevo bene cosa provavi, eri un libro aperto. Ci stringevamo la mano, tu per paura ed io per tristezza; in qualche modo finiva la tua infanzia, la parte più felice e spensierata, quella che ricorderai, per quanta ne riuscirai a ricordare nel tempo, con il sorriso e con nostalgia. Fino ad ora ti abbiamo insegnato gli affetti e le regole che ti hanno aiutato ad essere autosufficiente nelle cose di base, quelle essenziali. Ora ti aspettano anni in cui le regole diventeranno sempre di più e sempre più complesse. E le conoscenze pure. Tutte quelle che ti serviranno per diventare un uomo. Più ne imparerai e più facilmente capirai quello che stai facendo e dove stai andando. Anche se a volte questo non basta e tu dovrai accettarlo. 


Prenderai dalla scuola quello che saprà darti e quello che tu vorrai prendere. Vedrai, sarà bello imparare tante cose! Spero, mentre mi scende qualche lacrima, che tu possa prendere le cose migliori per te e che ne sappia fare buon uso. Vorrei esserci alla fine di questo tuo lungo viaggio, per vedere cosa sei diventato e come sarà il mondo, e come ti ci muoverai, se sarai libero, …………………………….. sto andando troppo avanti, era ‘solo’ il tuo primo giorno di scuola!
Ce ne saranno tantissimi altri ed io sarò sempre lì ad accompagnarti, finché potrò e finché lo vorrai, mano nella mano, davanti a quel cancello scuro (ma perché i cancelli delle scuole devono essere tutti scuri o, al massimo, grigi?) …. dove mi ritroverai quando esci, correndo col tuo zainetto arancione ed il grembiule sporco e stropicciato, festoso e felice di tornare ai tuoi giochi, ai tuoi affetti, ai tuoi sorrisi che asciugano questa mia commozione liquefatta. 
Ti abbiamo piazzato al ‘primo banco’ ma so, già da adesso, che non ci rimarrai a lungo, perché ti conosco.

Buona ‘vita’ figlio mio.




8 commenti:

  1. Ciao Marco, scrivi proprio bene, davvero.
    greetings from Pinetobeach e sempresoloilpe7su7... stiamo arrivando

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  2. Grazie Paolo, troppo buono!

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  3. Maria, con le sue, sincere, lacrime di gioia ( e non solo lei) sta allagandomi casa. Io sono sono onorato di essere annoverato fra i tuoi Amici! Abbiamo vissuto con voi tutta l'infanzia di Luchino e spero continuerà x sempre a considerarci quei zii un pò strani e sappiamo, come tutti e due, ognuno a modo vostro,siete due stupendi genitori! Il meglio che Luca poteva pretendere! Grazie a Dio !!

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  4. commovente! complimenti Raschi. baci a Luca.

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  5. ....sto di nuovo piangendo per la troppa tenerezza!! Buona vita a l piccolo Luca e ai suoi genitori ! ....anche il commento di Titone mi ha commosso ....di nuovo!😢

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  6. Ohhh... sei bravo a toccare me corde del cuore e che lacrimoni ! Un bacione al tuo Luca ❤

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    1. Grazie Anto! Era esattamente ciò che provavo quel giorno. Scritto di getto in 20 minuti appena tornato a casa. I figli ... sono figli! :-)

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